T-FAST 10K 2019
Torino, 14 aprile 2019

E' la prima competizione con questo nome. La Team Marathon, organizzatrice della TUTTADRITTA almeno per tutti gli anni a cui ho partecipato, quest'anno non aveva i diritti per organizzare la TUTTADRITTA (che si farà il 05 maggio). Nessun problema, ne organizziamo una copia.

Per i runner va bene, perché è una gara veramente veloce (alla fine tra partenza ed arrivo ci sono solo 6 metri di pendenza a favore, quindi trascurabile). Il Meteo che nei giorni scorsi dava pioggia, si dimostra estremamente clemente, lasciando il cielo senza una nuvola fino a fine gara con una temperatura di circa 14°, che stando fermi in maglietta sbracciato può sembrare freschetta ma che durante il percorso  si dimostra persino calda.

Corro insieme a mia figlia Cinzia, che è in attesa di battere la barriera dell'ora su questa distanza.

Con la minaccia che bisogna lasciare le borse entro le 08,50, arriviamo presto, 8.40, e poi rimaniamo in paziente attesa. Ci portiamo sulla partenza e siamo abbastanza avanti, solo 20 secondi dai primi. Ultime raccomandazioni e poi via.

L'allenamento quest'anno è stato scarsino, e quando ho cercato di aumentare ho avuto qualche piccolo problema che mi hanno fatto lasciare. Gli allenamenti che ho fatto finora vanno dai 5'48" e 5'58" al KM. La domenica precedente ho corso la "Corri con Samuele 2019" a 5'33".

Obiettivo ufficiale 5'30" al KM, ma in cuor mio so di poter fare 5'25".

I tempi si assestano in torno ai 5'15"-5'18", quindi ben oltre le mie più rosse aspettative. Mi passano in parecchi, e pochi ne prendo: ero piazzato bene in partenza.

Tempo finale 52'59"16/100 real con cronometro fermo a 53'22"66/100. OTTIMO! a 5'17" / KM. Neanche nel migliore dei sogni.

Cinzia termina con un tempone, 56'55"28/100 real con 57'18"54/100 nell'ordine di arrivo, 5 minuti meglio dell'anno scorso: una enormità.

Dramma finale: per tutta la gara mi hanno passato in molti, ma negli ultimi 50 metri mi vogliono passare 2 giovani 30enni ed una atleta donna. Un po' di orgoglio, e allungo un pochino, ma questi non demordono, neache se fosse la gara della vita. Non ci sto, scatto bruciante come quando avevo 20 anni. E' sufficiente a tenerli dietro. Pagherò caro questo scatto. Dopo circa 10 minuti dalla conclusione, un crampo atroce al polpaccio sinistro. Un dolore immenso. Due atleti mi vengono in soccorso cercando di tenermi la punta del piede su. Minuti interminabili. Dopo 2-3 minuti lunghissimi sembra che finalmente il polpaccio si rilassa. Provo a poggiare la gamba per terra: di nuovo, più forte di prima, non ho più forze. Una ragazza che passa, forse fisioterapista, prova a massaggiare il polpaccio. Arrivano anche i volontari della croce rossa (non mi sembrano tuttavia esperti di queste tematiche, ma si impegnano...). Di nuovo il muscolo si rilassa per poi ricontrarsi. Per 4 volte ho dovuto soffrire dolori atroci. Poi, finalmente sembra che il muscolo si è stancato di contrarsi. Zoppicando prendo qualcosa da mangiare, ma sinceramente la paura che possa tornare il crampo mi terrorizza. Riusciamo in qualche modo a chiude la giornata e tornare a casa. Alla prossima.