In ricordo di un amico: Emilio
Emilio Vittorio Petruzzella
03-12-1961 09-12-2010
Sono passtati esattamente 10 anni da quando un mio carissimo amico ci ha lasciato, dopo aver combattuto contro una terribile malattia. Aveva 49 anni
Emilio Vittorio Petruzzella, di Felice (che tra l'altro è stato Preside di mio Padre Lorenzo) nato a Molfetta il 03 dicembre 1961. Avrebbe compiuto 59 anni qualche giorno fa, l'ultimo dei miei amici del '61 a compiere gli anni.
Nella commozione del momento immediato alla sua scomparsa, scrissi un articolo che alla famiglia di Emilio è piaciuto. Purtroppo era scritto su un sito che non esiste più, ma riscrivo volentieri quello che scrissi 10 anni fa.
Ho conosciuto Emilio ai tempi della Seconda Media. Io amavo lo Sport ed ero l'organizzatore di tutte le discipline che potevo seguire: atletica, pallacanestro, palllavolo. Organizzavo la squadra, prendevo i cartellini dal CSI, li facevo firmare ai miei compagni, facevo il giocatore Presidente Allenatore: insomma mi davo da fare.
Ad un incontro di pallavolo, giocato alla palestra del ginnasio di Molfetta (via Felice Cavallotti) ho avuto l'onore di giocare contro la squadra di Emilio, seguita dal suo professore di educazione fisica. Anche lui ovviamente seconda media.
Fu un incontro giocato sull'ultimo punto. Al terzo set 15-14 per noi, pari 15, 15-16 per Emilio. a questo punto il loro professore entra in campo per festeggiare ma come sapete si deve vincere con 2 punti di scarto. quella volta riuscimmo a vincere noi, ma mi è rimasta impressa la figura di Emilio, che ha lottato come un leone fino alla fine. E' ancora vivo il ricordo in me.
Ci siamo poi rincontrati al Liceo Scientifico, dopo 2 anni: classe 1a B. Con noi, tra gli altri, Enzo, Marcello, Alberto, Silvio, Pasquale ... amici che vedo ancora tutt'ora.
Al Liceo abbiamo imparato a conoscerci. Emilio aveva un carattere un po' diverso dagli altri. Ti poteva anche fare scherzi da prete. Ma forse anche per questo gli volevamo bene.
I ricordi del Liceo non si dimenticano più. Alcuni mi sono rimasti impressi più di altri.
Gita a Castel del Monte in bicicletta: Emilio, Marcello, Silvio ed io. Freddo cane. Adesso vai a Decathlon e ti compri tutto il necessario per la gita in bicicletta, tute, guanti ed altro. Nel 1975 non c'erano queste cose, o, se c'erano, non le usavamo. Emilio per affrontare il freddo del vento si porta una maschera da Sub con respiratore. Ci incazzammo un po', ma Emilio la usò comunque, almeno fino a Terlizzi. Poi finalmente la tolse. Sulla strada tra Ruvo e Castel del monte, dove la salita cominciava a farsi sentire nelle gambe, Silvio accusa un po' di crisi. Ci fermiamo un attimo per capire la situazione:
Emilio: Silvio, ce la fai?
Silvio: no, sto troppo male.
Emilio: sicuro?
Silvio: Si. devo tornare indietro.
Emilio: Meh, allass'n l' penin e vattin' (in italiano: va bene, lasciaci i panini e tornate a casa)...
Morale: Silvio, pur di non lasciare i panini, strinse i denti ed arrivò a Castel del Monte ... Ah, che ridere!
Con Emilio abbiamo passato un buon numero di Natali e/o capodanno, qualche volta alla villetta di Campagna di Emilio sulla strada di Terlizzi in località Gurgo: un freddo cane, 4/5 amici, io, Emilio, Vito, Dino, Marcello:
Un ricordo molto bello è legato ai Giochi della gioventù del 4° Liceo. Il Professore non era certo un motivatore, per cui fummo io ed Emilio a chiedere di partecipare: Io scelsi il salto in lungo (specialità che coltivavo già da qualche anno con risultati a livello Regionale ...), mentre Emilio scelse la gara dei 400 mt. Il prof ci guardo' un po con sospetto, mi chiese... Palumbo, ma arrivi alla sabbia? io risposi: ci proverò...
risultato: io saltai 6,13 mt (ben al di là della sabbia), e la mia grande soddisfazione fu vedere la mandibola del prof che si aprì di scatto per la meraviglia (eh si, allora volavo davvero ...).
La gara di Emilio fu entusiasmante. Tutto sanno che i 400mt sono il giro della morte, e se non sei forte e non la sai affrontare bene, è una gara che ti devasta. Nella batteria di Emilio c'erano alcuni ragazzi veramente forti. Pronti via, Emilio corre egregiamente, ma è secondo sul rettilineo finale... recupera, recupera recupera e vince! 58"2
e solo chi l'ha corsa 'sta gara sa quanto è tosta. Il prof in visibilio. Grandissimo Emilio, pur non essendo allenato a dovere per questa gara l'ha chiusa con un tempone: Emilio era un atleta vero, se solo si fosse allenato il giusto ...
Poi è iniziato in 4° Liceo il periodo della Pallamano, come arbitri. Io ed Emilio facevamo coppia fissa. Eccoci in una foto di un torneo giocato a giovinazzo o a Palese
Non essendo una partita ufficiale, non avevamo le nostre divise nere da arbitro.
In veste di arbitri abbiamo arbitrato in un Torneo famoso a livello giovanile giocato a Terramo: l'Interamnia: stupendo, squadre giovanili fino a 18 anni, maschili e femminili, da ogni parte del mondo, persino dalla New Zeland. Una cosa eccezionale.
E poi Finisce il Liceo, con una Commissione esami un po' amaro nei nostri confronti: ricordiamo ancora i nomi dei membri e del Presidente, ma omettiamo di scrivere altrimenti seguirebbe una sequela di insulti.
Emilio si congedò con 43 su 60 , uguale al voto della sua compagna storica di allora, Daniela.
Emilio era un grande conoscitore di musica leggera.
Emilio ci sapeva fare con le ragazze.
Dopo il Liceo, abbiamo cominciato a vederci di meno , qualche partita di calcetto, qualche pizza con amici ... Io ho cambiato città e ancora meno. Sono stati 5 anni intensi di Liceo con Emilio e gli altri amici.
Ti voglio bene
Gerardo Palumbo
Maratona di Torino 2017
Maratona di Torino 2017
Torino, 29.10.2017
E siamo finalmente giunti alla Maratona di Torino. La bestia. Per cercare di domare la bestia ho impiegato 6 mesi di preparazione, affidandomi completamente al sito della MyAsics. La Maratona si corre con la testa, ma anche con le gambe. La testa purtroppo ha avuto dei problemi familiari che l’hanno sin po’ scossa, ma siamo riusciti a terminare la preparazione. Nel percorso della Maratona, ho corso esattamente 28 giorni prima la Mezza Maratona (da Rivoli a Torino) nel tempo di 1h 52′ 17″, new PB alla grande. Ma questa gara secondo me ha un po’ influito sulla preparazione, perché il lungo successivo di 32 KM così come proposto dalla MyAsics è stata una via Crucis sin dal 20° Km.
Comunque, il 29 ottobre tutti in piazza. Non siamo molti, secondo me circa 1500. Maratona in tono minore rispetto ai fasti di alcuni anni fa dove abbiamo raggiunto e superato i 5000 partenti.
Emozione al via e poi vai tranquillo. Mi porto perfettamente a ritmo gara stabilito di 5’50”, le sensazioni sono positive, ed infatti mantengo il mio passo senza strafare. Ho corso per 10 km in compagnia di 2 colleghi, poi mi hanno staccato verso il 20 Km: li vedevo lontani a circa 2 minuti prima di me. Beh, sono arrivati oltre 15 minuti dopo di me alla fine della gara.
Passaggio alla Mezza in 2h03′, perfetto, come "da libretta". Fino al 30°KM tutto perfetto, passaggio in 2h54′, perfettamente in linea rispetto all’obiettivo di 4h10′ finale, a 5’50” min/Km
La stanchezza inizia al 32 KM, ma non crisi, diciamo che abbiamo subito un rallentamento. Si viaggia a 6’10, ma abbiamo messo in cascina abbastanza. al 35° però inizia il ginocchio SX a dire la sua. Il dolore è intenso e sono costretto a camminare 200 metri ogni KM. La stanchezza si fa sentire ed anche le forze. solito calvario fino al 41°KM, poi miracolosamente nella passerella finale di via Roma mi riprendo, aggrappandomi disperatamente al gruppo dei pace-maker con i palloncini delle 4h15′, per poi lasciarli negli ultimi 500 metri con un allungo degno di questo nome.
Tempo finale di 4h14’17” ( 4h14’00” real time), ottimo tempo, che migliora di 25 minuti il precedente di 3 anni prima. Contentissimo, con qualche piccolo rammarico.
Osservazione: Il sito MyAsics è stato un buon compagno per la programmazione della Maratona, ma “il lungo” di 32 KM è troppo poco: occorre farne 35!